la magia del colore

Che bello essere bambini e poter fare le domande più ingenue. I perché più ovvi. Avete presente? Quelle che sono talmente scontati che mai un adulto ci si soffermerebbe per più di un secondo. Poi però l’adulto che si sente porgere la domanda si rende improvvisamente conto di essere nei guai. È capitato a tutti e adesso è capitato a me. “Ada ma perché se mischi blu e giallo esce fuori il verde invece di un mischiotto di puntini blu e gialli? E arriva l’ansia. Domanda seguita da in commento buttato lì con nonchalance, ma che dischiude un mondo…certo che i colori sono più buoni delle persone….le persone di colore diverso litigano, i colori diversi si mischiano! Voi capite, non sarò una esperta di tecnica di colori, non avrò studiato sociologia ma dovevo, si dovevo rispondere alla prima domanda, dovevo dar seguito a quel commento. Da qui l’articolo. Un articolo che vi chiede pazienza perché man mono che studiavo la fisica della luce, la chimica delle tempere per trovare una risposta il discorso nella mia mente si evolveva, quello che pensavo di scrivere in un certo momento veniva sostituito da pensieri nuovi. Che condividerò con voi. D’altronde è questo il bello di un blog giusto? È un divenire giorno per giorno. Ora, senza comportarmi troppo da saputella (che poi non mi seguite più il blog), vi racconto cosa ho capita leggendo di ottica mentre cercavo di rispondere alla domanda. In seguito, proprio perché non mi riesce di non divagare, aggiungerò miei commenti sul confronto con gli individui con colore della pelle diverso. Prima considerazione, che in fondo spiega poi tutto, tutti i colori, tutti gli infiniti colori sono fondamentalmente la stessa cosa: un onda elettromagnetica. Tutta la luce lo è. Ripeto la stessa onda elettromagnetica. In natura ne esiste solo una non varie tipologie. Quello che cambia è la sua lunghezza d’onda, (immaginata le onde del mare: sarebbe la distanza fra una cresta e l’altra di due orde). La lunghezza d’onda misura l’energia dell’onda stressa. Colori diversi sono semplicemente la stessa onda elettromagnetica con lunghezze d’onda diverse. Per farvi dei numeri il colore che percepiamo come “blu” è un onda di lunghezza 480 nanometri (miliardesimi di metro). Il colore giallo corrisponde ad un’onda di lunghezza 580 nanometri. Abbiamo detto che la lunghezza corrisponde all’energia, quindi la luce che vediamo come gialla e la luce che vediamo come blu hanno energie diverse. E come l’acqua calda e fredda quando si mescolano portano ad un’acqua di temperatura media fra le due, così due onde elettromagnetiche di energia diversa (che quindi per il nostro occhio sono raggi luminosi di colore diverso), quando si mescolano producono una nuova onda elettromagnetica di energia media fra le due. Nel caso del blu (480 nanometri) e del giallo (580 nanometri) cosa ne verrà fuori? Ma ovviamente un’onda con una lunghezza di 530 nanometri (sono bravissima a calcolare la media aritmetica!!). Vediamo chi indovina? Come percepisce il nostro occhio una tale lunghezza? Chi ha detto come il colore verde? Bè si. Indovinato. Quindi non è che due colori si “mescolano” in realtà è la stessa onda elettromagnetica. Semplicemente trova una sua energia che è la media delle energie originarie. Qui permettetemi, dopo tanta fisica una considerazione più filosofica: appena sentito il commento del bambino sul fatto che i colori fossero “più buoni” delle persone perché si “mescolavano armoniosamente” invece di rimanere inconciliabili il primo impulso, credo di molti, è stato di essere d’accordo. Ma mi piace ripensare ai miei stessi ragionamenti, riponderarli. I colori si mischiano perché abbiamo visto non hanno una loro individualità. Lo ripeto due colori diversi non sono due diverse onde elettromagnetiche. Sono la stessa onda, quella di tutta la luce semplicemente di differente lunghezza d’onda. È la lunghezza d’onda, rappresentando l’energia può variare. Basta semplicemente fornire o togliere energia. Quindi, in quanto due modalità di manifestarsi della stessa “cosa” non hanno problemi a fondersi. Ma il fondersi non crea nulla di nuovo. Rimane sempre la stessa onda elettromagnetica con una lunghezza d’onda media fra le due. Lo stesso non accade con le persone. Che sono individui singoli. Percepiscono ed apprezzano l’arte in maniera diversa tanto per rimanere in tema. Si possono generare conflitti ma da qualunque interazione può nascere il nuovo, la creazione, concetto che da artista ovviamente mi affascina. Ben vengano i colori e le loro sfumature, ma non dobbiamo avere paura dei contrasti (quelli costruttivi ovviamente non distruttivi) di individui di colore diverso.